Martina Sartoni – Medico Veterinario, Specialista in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale
Mai come in questi mesi abbiamo sperimentato quanto i supporti tecnologici siano stati una preziosa risorsa per supplire a servizi e consuetudini della nostra routine personale, lavorativa e sociale.
L’impatto della pandemia Covid-19 ci ha fatto capire la stretta interconnessione tra salute umana animale e l’ambiente e la potenza del suo impatto sull’economia globale. Questo ci ha confermato la necessità di investimenti infrastrutturali in grado di fornire strumenti concreti per la gestione di situazioni di emergenza, come sta accadendo in tutti i settori, incluso quello alimentare.
In questo scenario, rimane prioritario il problema della sicurezza delle filiere agroalimentari, in cui il concetto “One Health” rappresenta oramai un punto fermo. È, e sarà sempre più necessaria, un’attenzione costante per rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari verso criticità come questa così come ad altre nuove o emergenti.
Se già il comparto delle filiere e della sicurezza alimentare aveva, negli ultimi anni, intrapreso un graduale avviamento verso l’informatizzazione e l’impiego di strumenti tecnologici, l’uragano Covid-19 ha reso chiara la necessità di riorganizzare l’assetto dei sistemi di controllo della sicurezza alimentare e di produzione alimentare, e renderli accessibili, sicuri e solidi anche nel fronteggiare epoche difficili come quella che stiamo attraversando. In circostanze in cui le aziende sono obbligate a lavorare a personale ridotto, mettendo in campo misure straordinarie a tutela di lavoratori e consumatori e senza potersi permettere di abbassare il livello produttivo nè da un punto di vista qualitativo nè quantitativo, si fa sempre più forte la necessità di poter beneficiare della semplificazione e dell’intuitività di sistemi digitalizzati ed interconnessi, atti a semplificare lo svolgimento degli ordinari compiti della sicurezza alimentare e allo stesso tempo garanti di affidabilità ed efficacia.
Da qua la corsa già da tempo partita ma adesso in fase di accelerazione, verso il salto tecnologico strutturale e culturale, attraverso la virtualizzazione dei sistemi di autocontrollo e di tracciabilità aziendale: supportati da una vera e propria digital revolution, vengono ridisegnati verso un progetto operativo finalizzato alla diminuzione degli spostamenti dei controllori e alla eliminazione della documentazione cartacea per controllo o per le attività che passano a gestione remota e centralizzata.
E’ pertanto auspicabile che gli addetti e gli erogatori di servizi al settore, si adoperino nel fornire alle imprese e agli attori della supply-chain, dei modelli di riferimento cui ancorare un nuovo set di procedure e strumenti finalizzate a mitigare i rischi della catena di fornitura, e guidare coloro che vorranno consolidare le proprie prassi di controllo operativo già in essere, rendendole più robuste e adeguate al contesto, e ottimizzando allo stesso tempo costi e risorse. Un modo di lavorare oggi, distanti ma tutti insieme: lavorare oggi per l’ambizione di semplificare e facilitare il modo di lavorare domani in un modo sicuro e sempre più sostenibile.